E' nota la presenza di una componente genetica nell'insorgenza delle Broncopneumopatie croniche ostruttive (BPCO). L'aggregazione familiare di questa patologia e l'elevata correlazione familiare del declino della funzionalità polmonare, dimostrate in vari studi epidemiologici, non sono spiegabili da altri fattori di rischio noti e diminuiscono con l'aumento della distanza genetica. Vi è inoltre maggiore concordanza nella variabilità della funzionalità polmonare tra i gemelli monozigoti, rispetto ai dizigoti. Anche l'unico fattore di rischio ambientale accertato, il fumo di sigaretta sembra agire su base costituzionale. Solamente il 10-20 % dei forti fumatori sviluppa i sintomi della malattia, mentre la maggioranza dei fumatori esibisce solo un declino lievemente più rapido del volume espiratorio forzato in un secondo (FEV1) rispetto ai soggetti non fumatori.
E' possibile che vi siano geni diversi implicati nell'insorgenza di BPCO, ciascuno con un piccolo effetto, e che questi geni contribuiscano a determinare l'insorgenza della malattia secondo diversi meccanismi: per esempio alcuni geni potrebbero portare a sviluppo di ostruzione delle vie aeree per perdita di elasticità risultando in enfisema, altri contribuendo all'infiammazione cronica delle vie aeree portando a restringimento delle stesse, altri conferendo una maggiore suscettibilità ai danni derivanti dal fumo. La letteratura riporta diversi studi di associazione caso-controllo con vari geni candidati, ma i risultati non sempre sono consistenti. In base alla funzione dei geni possibilmente coinvolti nel meccanismo patogenetico di BPCO potremmo elencare alcuni gruppi.
Lo scopo di questo lavoro è di determinare il coinvolgimento genetico nella suscettibilità a BPCO in presenza ed in assenza di fumo. Per identificare geni associati a BPCO saranno utilizzati due pprocci: 1) studi di associazione in geni candidati e 2) analisi di linkage e del disequilibrio di trasmissione allelica (TDT).