“Fare l’Erasmus?”: un’opportunità in più di trovare lavoro quando ti laurei

“Fare l’Erasmus?”: un’opportunità in più di trovare lavoro quando ti laurei

Fondato nel 1987, l’Erasmus, il programma di mobilità e cooperazione internazionale dell’Unione Europea che, attraverso borse di studio economiche, incoraggia studenti e studentesse a trascorrere dei periodi in altre università dentro e fuori l’Europa, si rivela ancora oggi opportunità arricchente ed efficace. Oltre a promuovere l’intraprendenza, la consapevolezza internazionale, ad accrescere l’orizzonte storico, culturale e scientifico, migliorare le proprie competenze e la qualità delle qualifiche acquisite, incentiva lo sviluppo e le possibilità occupazionali.
 
Studiare all’estero, infatti, aumenta le possibilità di trovare un lavoro, una volta rientrati a casa. A rivelarlo sono le ultime indagini di AlmaLaurea sul Profilo e la Condizione occupazionale dei laureati. “Nello specifico, le esperienze di studio all’estero con programmi europei aumentano le chance occupazionali del 14,0%, i tirocini del 20,6% e aver lavorato occasionalmente durante gli studi del 53,0%. Inoltre, trascorrere un periodo di studio all’estero o svolgere un tirocinio curriculare, a parità di condizioni, non solo non comporta ritardi nella conclusione del percorso universitario, ma influenza positivamente la probabilità di ottenere elevate votazioni alla laurea”.
I dati sono stati diffusi in occasione del Convegno “Mutamenti strutturali, laureati e posti di lavoro”, presso l’Università di Torino, l’11 giugno 2018 e durante l’Erasmus Days del 12 e 13 ottobre. Due giornate ideate per comunicare quanto questo programma sia ancora innovativo e una risorsa per  i giovani laureati.
 
La notizia delle maggiori opportunità di lavoro offerte da chi ha fatto un’esperienza all’estero è stata ripresa lunedì 15 ottobre 2018 da Il Sole 24ore. Il quotidiano, riprendendo le analisi del consorzio interuniversitario AlmaLaurea, ha sottolineato come la percentuale di studenti che scelgono l’Erasmus sia in significativo aumento dal 2016, conseguenza del fatto che un’esperienza di mobilità all’estero offre più possibilità in campo professionale.
 
Focus sugli studenti di Scienze Motorie. Per quanto riguarda gli studenti di Scienze Motorie, i dati rivelano che nel 2017, in Italia, la percentuale di coloro che hanno scelto il programma Erasmus si aggira intorno al 3.1%. Le attività Erasmus, in ambito motorio e sportivo, sono finalizzate ad aumentare la consapevolezza dei benefici dell’attività fisica con programmi di ricerca scientifici specializzati; ad affrontare lo sport in una prospettiva transfrontaliera e a promuovere le carriere parallele di studenti-atleti.
Nell’ateneo veronese, per quanto riguarda l’area Scienze Motorie, in un aggiornamento annuale, sono invece in significativo aumento, rispetto agli altri corsi di laurea (eccezione fatta per Lingue e letterature straniere) gli studenti che decidono di affrontare un’esperienza di studio all’estero.
 
Opportunità: Lo studente, nel Learning Agreement, ossia nel progetto di formazione all’estero, indicherà le attività formative che intende sostenere e, al rientro, fare riconoscere come equipollenti. La scelta delle attività formative da svolgere presso l’università ospitante deve essere fatta in modo che, nel loro insieme, esse siano tutte mirate all’acquisizione di conoscenze e di competenze coerenti con il profilo del corso di studio di appartenenza, per un numero di crediti equivalente. Il Learning Agreement può, eventualmente, includere il tirocinio obbligatorio e/o il lavoro di preparazione della tesi. Durante il periodo di Erasmus è infatti possibile svolgere attività di ricerca ai fini della stesura della laurea triennale o magistrale. Agli studenti che partecipino ai programmi di mobilità internazionale, il Collegio didattico di Scienze motorie ha deliberato di attribuire un punto aggiuntivo alla valutazione della tesi di laurea.
 
Le sedi europee: in Belgio: Katholieke Universiteit Leuven; in Germania: Friedrich Alexander Universität Erlangen Nürnberg, MSH Medical School Hamburg, Universität Kasse; in Spagna: Universidad de Granada, Universidad Da Coruña, Universitat de València; in Francia: Université de Franche-Comté; in Portogallo: Universidade de Coimbra, Universidade do Porto.
Oltre al progetto Erasmus, c’è la possibilità di partecipare anche al bando Worldwide Study 

https://www.univr.it/it/i-nostri-servizi/internazionalizzazione/studiare-all-estero-international-students/erasmus-e-altre-esperienze-all-estero ) che prevede un soggiorno di studio in università extraeuropee, tra cui l’università di Calgary in Canada con cui Scienze motorie ha una collaborazione attiva da parecchi anni per quel che riguarda la ricerca di programmi di esercizio fisico di attività preventiva e adattata rivolti soprattutto alla popolazione anziana.

 
Per partecipare al programma Erasmus+ è necessario presentare la propria candidatura come indicato nel bando che viene pubblicato ogni anno nel periodo gennaio/febbraio sulla pagina dell'Ufficio Mobilità Internazionale.
http://www.univr.it/main?ent=servizioaol&idDest=1&sServ=142&serv=29&ssServ=27
 
Fonti
Il Sole 24ore
http://scuola24.ilsole24ore.com/art/universita-e-ricerca/2018-10-12/con-un-esperienza-studio-all-estero-chance-trovare-lavoro-crescono-14percento--171735.php?uuid=AEB3sDMG&cmpid=nlqs
AlmaLaurea
http://www.almalaurea.it/
 
Data pubblicazione
venerdì 19 ottobre 2018 - 14.46.13
ultima modifica
venerdì 19 ottobre 2018- 14.58.00
Oggetto
“Fare l’Erasmus?”: un’opportunità in più di trovare lavoro quando ti laurei
Pubblicato da
Segreteria Corsi di Studio Scienze Motorie
Laurea in Scienze delle attività motorie e sportive
Laurea magistrale in Scienze motorie preventive ed adattate
Laurea magistrale interateneo in Scienze dello sport e della prestazione fisica
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