Tecniche e didattica delle attività motorie (2007/2008)

Corso disattivato

Codice insegnamento
4S01996
Docenti
Graziano Paissan, Adriano Bertoldi, Valter Durigon
Coordinatore
Graziano Paissan
crediti
8
Settore disciplinare
M-EDF/01 - METODI E DIDATTICHE DELLE ATTIVITÀ MOTORIE
Lingua di erogazione
Italiano
Sede
VERONA
Periodo
I quadrimestre dal 1-ott-2007 al 30-nov-2007.

Orario lezioni

I quadrimestre

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Obiettivi formativi

Il Corso si propone di far acquisire agli studenti le conoscenze di base sulle principali problematiche riguardanti la Tecnica e la Metodologia dell’insegnamento. Il programma concentra l’attenzione su conoscenza delle tipologie di programmazione, strategie, metodi e strumenti e sulla capacità di utilizzare tali conoscenze per poter organizzare e gestire un piano di lavoro di scienze motorie e sportive.

Programma

Programma del Corso
La didattica, il metodo ed il contenuto.
Educazione motoria, fisica e sportiva e Scienze motorie e sportive
Concezione dualista ed unitaria della persona. Arte o scienza dell’insegnamento?
Educazione e movimento
- Specificità e trasversalità
- Educazione al - del - attraverso il movimento
- Schemi del movimento
- Organizzazione del movimento
- Abilità e capacità motorie
- Trasferibilità e controllo del movimento
- Gli stadi dell’apprendimento
- Le variabili del movimento

Fattori che influenzano l’insegnamento
- Il “chi è” del conduttore dell’azione educativa: la figura del docente, il prodotto, il contesto, il processo ed il programma

L’organizzazione dell’attività nel piano pluriennale
- Quando si programma?
- Suggerimenti per la costruzione di un piano operativo
- Insegnamento efficace ed inefficace
- L’esercizio fisico ed i suoi parametri
- Il carico motorio


I principi assiologici dell’insegnamento
I principi “del rafforzamento del comportamento umano”
I principi “del carico di lavoro con i giovani”

Principi didattici di base
- 1. Il carico
- 2. L’individualizzazione dell’insegnamento
- 3. Proporre attività significative
- 4. Proporre attività graduali: transfer e metastrategie
- 5. Scegliere attività specifiche
- 6. Proporre attività coerenti
- 7. Garantire la pratica a tutti gli allievi
- 8. Garantire a tutti gli allievi una quantità adeguata di lavoro
- 9. Diversificare le attività: programmi motori, programma e metodi
- 10. Distribuzione secondo i principi di: attivazione enzimatica, tempi di stimolazione delle diverse capacità, tempi di adattamento dei veri organi e sistemi, interferenza contestuale
- 11. Stimolare l’interesse, la curiosità e la motivazione
- 12. Realizzare verifiche adeguate ai cambiamenti degli alunni

La programmazione
L’organizzazione del processo didattico
- La maturazione ed i cambiamenti dell’allievo
- Le finalità educative
- Analisi della situazione e test motori
- Gli obiettivi e la scelta degli obiettivi
- Obiettivi generali, specifici ed operativi
- Scelta ed organizzazione dei contenuti/delle attività

La comunicazione didattica
- Comunicazione e interazione
- Rinforzo motivazionale
- Feedback e correzione degli errori (solo accennato)


I metodi di insegnamento
- globale e analitico
- deduttivo: prescrittivi-direttivo,misto(sintesi-analisi-sintesi), assegnazione dei compiti
- induttivo: risoluzione dei problemi, scoperta guidata, libera esplorazione


Gli stili di insegnamento: - direttivo e non direttivo

Interazione tra metodo e stile
Le strategie didattiche
• insegnamento a comando
• assegnazione di compiti
• apprendimento collaborativo o per valutazione reciproca (peer teaching)
• apprendimento cooperativo (cooperative learning)
• strategie cognitive di problem solving (libera esplorazione, scoperta guidata, apprendimento divergente)
• strategie di auto-istruzione

La programmazione didattica per obiettivi
La lezione
- Preparazione della lezione
- Elementi che influenzano la pianificazione della lezione
- La presentazione delle attività e le modalità per comunicare informazioni sul compito
- L’organizzazione, le fasi e lo svolgimento della lezione
- La gestione del tempo
- L’individualizzazione dell’insegnamento
- Disposizioni dei materiali


Prof. Durigon Valter

Formulazione degli obiettivi. Caratteristiche degli obiettivi ed aspetti che influiscono positivamente sulla prestazione.

Autovalutazione. Individualizzazione dell’insegnamento.

Istruzioni verbali, visive, cinestesiche. Introduzione al feedback e classificazione: feedback intrinseco ed estrinseco (aggiuntivo), KR e KP.

Effetti del feedback aggiuntivo. Caratteristiche di contenuto del feedback: informazioni inerenti l’errore e l’esecuzione corretta; vantaggi e limiti KR e KP.

Modalità di presentazione del compito (istruzioni e modeling). Concetto e tipologie di feedback, applicazioni inerenti la correzione dell’errore.

Informazioni qualitative e quantitative; limiti di tolleranza dell’errore; feedback erroneo; feedback verbale, visivo, cinematico, e biofeedback.

Caratteristiche temporali del feedback aggiuntivo: feedback concorrente e feedback terminale; intervallo pre-KR e intervallo post-KR; lunghezza intervallo. Caratteristiche temporali del feedback aggiuntivo: attività nell’intervallo; frequenza feedback; tecniche per ridurre la frequenza del feedback.

La valutazione della prestazione nei giochi sportivi: strumenti valutativi per stabilire l'indice di efficacia dei giocatori.

Concetti di quantità della pratica e sovra-apprendimento. Pratica ammassata e pratica distribuita.
Variabilità della pratica. Principi didattici derivanti dal principio della variabilità della pratica.

Interferenza contestuale. Organizzazione della lezione rispettando i principi di distribuzione, variabilità e interferenza nei programmi e nei parametri. Principi di organizzazione della lezione di apprendimento.

Esercitazioni con l'utilizzo della scheda di apprendimento per l'individualizzazione dell'insegnamento e per l'autovalutazione delle abilità closed.

Pratica globale e per parti: complessità e organizzazione del movimento; frazionamento, segmentazione, semplificazione; orientamento dell’attenzione. Metodo globale e per parti in funzione della complessità del compito. Metodo globale e per parti in relazione alle tappe dell’apprendimento motorio.

Metodo globale e per parti in funzione della complessità del compito. Metodo globale e per parti in relazione alle tappe dell’apprendimento motorio.

Applicazioni pratiche di metodi di insegnamento scelti in base alle caratteristiche del compito.
Strategie e metastrategie per l’insegnamento di abilità closed e open. Progressione didattica per l’insegnamento degli sport di situazione.

Perfezionamento tecnico/tattico negli sport di situazione.

La logica integrativa visiva negli sport di situazione: esempi di progressioni.

Prof. Adriano Bertoldi

Contenuti formativi
- Teorici
- Conoscenze specifiche sulle fasi della costruzione del movimento e sui suoi effetti
- Evoluzione della motricità nel quadro bio-psico-morfologico-funzionale della persona
- Tappe dell'apprendimento motorio
- Conoscenza dell’evoluzione fisico-motoria dell’individuo
- Conoscenze sulla didattica delle attività motorie in relazione alle diverse fasce d’età
- Aspetti educativi e formativi dell'educazione motoria
- Unita' di base del movimento (Schemi motori di base o condotte motorie di base)
- Capacità senso-percettive
- Capacità coordinative
- Capacità condizionali nella ginnastica educativa
- Analisi dei fattori che concorrono alla strutturazione dello Schema Corporeo, della Lateralita' e della Dominanza
- Ideazione e strutturazione di attivita' e di esercizi finalizzati
- Saper elaborare, ideare e proporre in modalità didattiche corrette attività ed esercizi per le diverse fasce d’età attraverso Percorsi Motori e Lavori in Circuito
- Conoscenza di base dei Grandi e Piccoli Attrezzi e delle loro applicazioni nell’ambito della Ginnastica Educativa
- Pratici:
- La Percezione
- Esercizi di propriocezione
- Capacità senso-percettive
- La Ginnastica Segmentaria
- Schemi motori di base
- Sviluppo delle Capacità Coordinative
- Percezione dello Spazio e del Tempo
- Strutturazione Spazio-Temporale
- Coordinazione Oculo-Manuale ed Oculo-Podalica
- Il Corpo Libero
- Esercizi semplici e combinati
- Controllo motorio
- Carico motorio nella ripetizione di esercizi, combinazioni, serie, progressioni a carico naturale, a coppie e con l’utilizzo di Piccoli e Grandi Attrezzi
- Piccoli attrezzi / attrezzi maneggevoli
- Grandi attrezzi ginnastici
- Attrezzi utilizzati: Bacchetta, Cerchi, Palla, Ceppi, Spalliera, Appoggi

Modalità d'esame

Esame scritto e pratico

Materiale didattico

Documenti

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