Per mezzo di esperimenti comportamentali nell’uomo e di esperimenti elettrofisiologici nella scimmia sveglia abbiamo voluto dimostrare l’esistenza di meccanismi attenzionali per le proprieta’ elementari (colore, forma, ecc.) di stimoli visivi complessi. Per le ricerche sull’uomo sono stati utilizzati paradigmi sperimentali di vario genere, come il cosiddetto “flanker task” e il paradigma di “negative priming”. Per le ricerche sul primate non-umano abbiamo registrato l’attivita’ di scarica di singoli neuroni mentre l’animale stava svolgendo compiti percettivo-motori di vario tipo.