Background e razionale:
La coinfezione da HIV-1 e da Human T-cell Leukemia Virus type II (HTLV-II) si riscontra in circa il 5-10% dei tossicodipendenti (IDU) italiani. Al fine di chiarire l'entità del fenomeno e comprendere quale influenza possa esercitare l'infezione da HTLV-II sull'andamento della malattia da HIV-1, abbiamo analizzato, dal 1986 ad oggi, 3574 IDU italiani per la presenza di HIV-1 e HTLV-I/II ed abbiamo monitorato per 13 anni due gruppi distinti, uno di coinfetti HIV-1/HTLV-II e l'altro di monoinfetti HIV-1. Per comprendere l'effetto della terapia anti HIV-1 sulla infezione da HTLV-II in pazienti coinfettati, sono stati analizzati i livelli di carico provirale di HTLV-II ed altri parametri cellulari prima e dopo la terapia. Infine sono stati presi in esame le condizioni cliniche e virologiche di 13 soggetti naive monoinfettati da HTLV-II.
Metodi:
I sieri di 3574 IDU, appartenenti a diversi centri del nord e centro Italia, sono stati analizzati per la presenza di HIV-1, HTLV-I e HTLV-II e la positività è stata confermata mediante WB e PCR sui PBMC. E' stato messo a punto un nuovo metodo di analisi PCR real time sulle sequenze del gene tax di HTLV-II. Per esaminare l'influenza di HTLV-II sulla progressione AIDS, sono stati seguiti, sia sul piano clinico che virologico, due gruppi distinti di IDU, uno di 437 monoinfetti HIV-1 e un altro di 96 coinfetti HIV-1/HTLV-II che presentavano all'entry un numero paragonabile di CD4 e di anni IDU.
Risultati:
La frequenza di infezione da HTLV-II negli IDU è risultata significativamente più elevata (P<0.0001) tra i 2371 soggetti HIV-1 positivi(6.7%)che tra i soggetti HIV-1 negativi (1.1%). I dati ottenuti dopo 13 anni di follow-up dei due gruppi IDU, HIV-1 monoinfetti e HIV-1/HTLV-II coinfetti, hanno mostrato che la coinfezione è associata con un'età media più alta (P<0.0001) e un numero più elevato di CD4 (P<0.0001) e CD8 (P<0.001) rispetto a quanto riscontrato nei soggetti HIV-1 monoinfetti. Inoltre si è rilevato un numero significativamente superiore (P<0.0001) di long term nonprogressors (LNTP) tra i coinfetti (13/96; 13.5%) che tra gli HIV-1 monoinfetti (5/437; 1.1). La distribuzione della carica provirale di HTLV-II negli IDU coinfetti ha mostrato che gli LNTP presentano un numero significativamente inferiore (P<0.001) di valori non rilevabili. L'effetto della terapia antiretrovirale sull'infezione da HTLV-II è stata misurata in 5 soggetti coinfettati che sono stati seguiti prima e durante la terapia. E' stato riscontrato un aumento significativo (P<0.05) nel carico provirale di HTLV-II a circa un anno dopo l'inizio della terapia, accompagnato da una caduta della viremia HIV-1 e da un aumento di CD4 e CD8. Il follow-up clinico e virologico di 13 soggetti monoinfettati da HTLV-II non ha messo per ora in evidenza particolari patologie correlabili all'infezione.
Conclusioni:
I risultati sperimentali presentati in questo studio rivelano che una percentuale significativa di IDU italiani coinfettati da HIV-1/HTLV-II mantiene livelli elevati di CD4 e si configura come LTNP. Questo sta ad indicare che l'infezione da HTLV-II è in grado di esercitare un ruolo protettivo contro la progressione della malattia HIV-1/AIDS in un numero significativo di soggetti coinfettati dai due virus.
Si è altresi messo in evidenza che la terapia antiretrovirale in soggetti coinfettati è efficace nel combattere l'infezione da HIV-1 ma non contro l'infezione da HTLV-II dato che porta ad un aumento del carico provirale di HTLV-II.