Efficacia dell'ambiente naturale per la sindrome del crepuscolo nella malattia di Alzheimer

Data inizio
1 marzo 2018
Durata (mesi) 
24
Dipartimenti
Neuroscienze, Biomedicina e Movimento
Responsabili (o referenti locali)
Tamburin Stefano

La malattia di Alzheimer (AD) interesserà un numero crescente di persone nel prossimo futuro e avrà un impatto drammatico sulla qualità della vita (QoL) di pazienti e familiari e sui costi della malattia. Migliorare salute benessere dei pazienti con AD e dei caregivers è una priorità. L'AD comprende sintomi, quali compromissione della memoria, confusione, depressione e disturbi comportamentali. La sindrome del crepuscolo (SDS), cioè l'intensificazione dei sintomi neuropsichiatrici e comportamentali nel tardo pomeriggio, è un fenomeno comune nell'AD, ma la sua eziologia non è nota. Ci sono forti evidenze di una secrezione irregolare di glucocorticoidi, causata dalla disregolazione dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA), nell’AD. Abbiamo dimostrato l'associazione tra disfunzione dell'asse HPA e SDS nell’AD, suggerendo che elevati livelli di cortisolo siano un trigger primario per la SDS. Lo scopo di questo studio è indagare gli effetti di un nuovo approccio terapeutico che, attraverso una riduzione naturale della secrezione di glucocorticoidi, possa ridurre la SDS nell’AD. La terapia ambientale (ET), intervento non farmacologico basato sulle interazioni con la natura come fonte di stimolazione multisensoriale, può ridurre l'aggressività e migliorare la QoL nella demenza. Un piccolo studio non randomizzato ha dimostrato che la ET può ridurre l'uso di farmaci e le cadute nell’AD. Tuttavia, l'effetto della ET sulla SDS non è noto. Per verificare la nostra ipotesi, esamineremo se la ET può diminuire il cortisolo in parallelo con i fenomeni della SDS. La SDS ha un impatto negativo sulla QoL, soprattutto perché i sintomi comportamentali, come wandering, e aggressività', possono causare cadute pericolo per pazienti e caregivers, e aumentare la probabilità di contenzione farmacologica e fisica. L'impatto clinico ed economico di questa ricerca è potenzialmente rilevante, a causa della riduzione dei costi dell'AD

Enti finanziatori:

Fondazione "Mons. Arrigo Mazzali" Onlus
Finanziamento: assegnato e gestito dal Dipartimento
Programma: JOINT PROJECTS

Partecipanti al progetto

Federico Schena
Professore ordinario
Stefano Tamburin
Professore associato
Massimo Venturelli
Professore associato

Collaboratori esterni

Ettore Mutti
FONDAZIONE "MONS. ARRIGO MAZZALI" ONLUS
Aree di ricerca coinvolte dal progetto
Neurosciences

Attività

Strutture

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