Le cellule staminali mesenchimali (CSM) adulte, grazie alla capacità di differenziarsi e di modulare la risposta del sistema immunitario, rappresentano un promettente strumento terapeutico per patologie infiammatorie autoimmuni del sistema nervoso centrale (SNC), come la sclerosi multipla.
In questo progetto analizzeremo l’effetto delle CSM da midollo osseo e da tessuto adiposo in un modello murino di sclerosi multipla, l’encefalite autoimmune sperimentale (EAS). Le CSM verranno iniettate nell’animale affetto da EAS seguendo sia un protocollo preventivo che terapeutico. Verranno quindi valutate: efficacia clinica, capacità delle CSM di penetrare nel SNC e di inibire la risposta del sistema immunitario e il loro potenziale differenziativo neurale. La capacità delle CSM esprimenti la proteina GFP di penetrare nel parenchima cerebrale verrà valutata mediante la metodica della microscopia intravitale, con immunoistochimica e con RT-PCR. Al termine dell’osservazione, verrà effettuato l’esame istologico che permetterà di stabilire la distribuzione delle cellule sia a livello degli organi linfoidi e del SNC, ove valuteremo la loro eventuale differenziazione.
Personale dell’Università di Verona partecipante al progetto:
Bruno Bonetti, Silvia Marconi, Elena Anghileri, Beatrice Gini, Laura Lovato
Gabriela Constantin, Barbara Rossi, Stefano Angiari, Simona Bach (Dipartimento di Patologia)
Mauro Krampera (Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale)
Andrea Sbarbati, Mirco Galiè (Dipartimento di Scienze Morfologico-Biomediche)