PREMESSA
Il pattinaggio artistico su ghiaccio è uno sport popolare in molti paesi, tra i quali l’Italia, dove si registra una partecipazione crescente sia a livello amatoriale che professionistico. Negli ultimi 15 anni, diversi studi hanno evidenziato un incrementi allarmante degli infortuni fra i pattinatori. Si è ipotizzato che la causa sia l’aumento delle ore di allenamento, che avrebbe accentuato i problemi derivati dall’uso del pattino.
OBIETTIVI
Questo progetto ha come obiettivo la ricerca di modifiche atte a migliorare il pattino. Per superare le limitazioni dell’attuale design del pattino, è fondamentale comprendere le problematiche legate al suo utilizzo.
PROCEDIMENTO
Quindi, il primo obiettivo del progetto è la raccolta di dati sull’incidenza degli infortuni tra i pattinatori, seguendo gli atleti per un intero anno. al fine di comprendere quei fattori, relativi all’atleta o alle caratteristiche del pattino, sono correlati ad uno specifico tipo di patologia o infortunio. Diversi studi hanno già riportato che una delle problematiche legate all’utilizzo del pattino è che a causa della sua rigidezza impedisce alle articolazioni del piede e della caviglia di ammortizzare l’impatto che si genera quando si atterra da un salto e sarebbe la causa degli infortuni da sovrallenamento. La campionessa della Olimpiadi Invernali nel 1998, Tara Lipinsky, è il più celebre esempio per questo tipo di infortuni, poiché è stata sottoposta a un intervento chirurgico all’anca già all’età di 16 anni a seguito della rottura del tessuto cartilagineo. Il secondo obiettivo di questo progetto è quindi la progettazione e la valutazione di nuovi prototipi di pattino modificati al fine di ridurre l’impatto. La valutazione dei prototipi rappresenta la maggiore innovazione del progetto: il beneficio di un particolare design è sempre stato stabilito sulla base del solo giudizio del pattinatore e non sulla valutazione oggettiva che qualifichi il reale effetto del pattino sull’atleta.
MAIN PARTNER
Edea srl