Tecniche e didattica delle attività motorie (2008/2009)

Obiettivi formativi

Il Corso si propone di far acquisire agli studenti le conoscenze di base sulle principali problematiche riguardanti la Tecnica e la Metodologia dell’insegnamento. Il programma concentra l’attenzione su conoscenza delle tipologie di programmazione, strategie, metodi e strumenti e sulla capacità di utilizzare tali conoscenze per poter organizzare e gestire un piano di lavoro di scienze motorie e sportive.

LA DIDATTICA, IL METODO ED IL CONTENUTO.
EDUCAZIONE MOTORIA, FISICA E SPORTIVA E SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
CONCEZIONE DUALISTA ED UNITARIA DELLA PERSONA. ARTE O SCIENZA DELL’INSEGNAMENTO?
EDUCAZIONE E MOVIMENTO
- SPECIFICITÀ E TRASVERSALITÀ
- EDUCAZIONE AL - DEL - ATTRAVERSO IL MOVIMENTO
- SCHEMI DEL MOVIMENTO
- ORGANIZZAZIONE DEL MOVIMENTO
- ABILITÀ E CAPACITÀ MOTORIE
- TRASFERIBILITÀ E CONTROLLO DEL MOVIMENTO
- GLI STADI DELL’APPRENDIMENTO
- LE VARIABILI DEL MOVIMENTO

FATTORI CHE INFLUENZANO L’INSEGNAMENTO
- IL “CHI È” DEL CONDUTTORE DELL’AZIONE EDUCATIVA: LA FIGURA DEL DOCENTE, IL PRODOTTO, IL CONTESTO, IL PROCESSO ED IL PROGRAMMA

L’ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITÀ NEL PIANO PLURIENNALE
- QUANDO SI PROGRAMMA?
- SUGGERIMENTI PER LA COSTRUZIONE DI UN PIANO OPERATIVO
- INSEGNAMENTO EFFICACE ED INEFFICACE
- L’ESERCIZIO FISICO ED I SUOI PARAMETRI
- IL CARICO MOTORIO


I PRINCIPI ASSIOLOGICI DELL’INSEGNAMENTO
I PRINCIPI “DEL RAFFORZAMENTO DEL COMPORTAMENTO UMANO”
I PRINCIPI “DEL CARICO DI LAVORO CON I GIOVANI”

PRINCIPI DIDATTICI DI BASE
- 1. IL CARICO
- 2. L’INDIVIDUALIZZAZIONE DELL’INSEGNAMENTO
- 3. PROPORRE ATTIVITÀ SIGNIFICATIVE
- 4. PROPORRE ATTIVITÀ GRADUALI: TRANSFER E METASTRATEGIE
- 5. SCEGLIERE ATTIVITÀ SPECIFICHE
- 6. PROPORRE ATTIVITÀ COERENTI
- 7. GARANTIRE LA PRATICA A TUTTI GLI ALLIEVI
- 8. GARANTIRE A TUTTI GLI ALLIEVI UNA QUANTITÀ ADEGUATA DI LAVORO
- 9. DIVERSIFICARE LE ATTIVITÀ: PROGRAMMI MOTORI, PROGRAMMA E METODI
- 10. DISTRIBUZIONE SECONDO I PRINCIPI DI: ATTIVAZIONE ENZIMATICA, TEMPI DI STIMOLAZIONE DELLE DIVERSE CAPACITÀ, TEMPI DI ADATTAMENTO DEI VERI ORGANI E SISTEMI, INTERFERENZA CONTESTUALE
- 11. STIMOLARE L’INTERESSE, LA CURIOSITÀ E LA MOTIVAZIONE
- 12. REALIZZARE VERIFICHE ADEGUATE AI CAMBIAMENTI DEGLI ALUNNI
LA PROGRAMMAZIONE
L’ORGANIZZAZIONE DEL PROCESSO DIDATTICO
- LA MATURAZIONE ED I CAMBIAMENTI DELL’ALLIEVO
- LE FINALITÀ EDUCATIVE
- ANALISI DELLA SITUAZIONE E TEST MOTORI
- GLI OBIETTIVI E LA SCELTA DEGLI OBIETTIVI
- OBIETTIVI GENERALI, SPECIFICI ED OPERATIVI
- SCELTA ED ORGANIZZAZIONE DEI CONTENUTI/DELLE ATTIVITÀ

LA COMUNICAZIONE DIDATTICA
- COMUNICAZIONE E INTERAZIONE
- RINFORZO MOTIVAZIONALE
- FEEDBACK E CORREZIONE DEGLI ERRORI
- LE SCHEDE DI OSSERVAZIONE


I METODI DI INSEGNAMENTO
- GLOBALE E ANALITICO
- DEDUTTIVO: PRESCRITTIVI-DIRETTIVO,MISTO(SINTESI-ANALISI-SINTESI), ASSEGNAZIONE DEI COMPITI
- INDUTTIVO: RISOLUZIONE DEI PROBLEMI, SCOPERTA GUIDATA, LIBERA ESPLORAZIONE


GLI STILI DI INSEGNAMENTO: - DIRETTIVO E NON DIRETTIVO

INTERAZIONE TRA METODO E STILE
LE STRATEGIE DIDATTICHE
• INSEGNAMENTO A COMANDO
• ASSEGNAZIONE DI COMPITI
• APPRENDIMENTO COLLABORATIVO O PER VALUTAZIONE RECIPROCA (PEER TEACHING)
• APPRENDIMENTO COOPERATIVO (COOPERATIVE LEARNING)
• STRATEGIE COGNITIVE DI PROBLEM SOLVING (LIBERA ESPLORAZIONE, SCOPERTA GUIDATA, APPRENDIMENTO DIVERGENTE)
• STRATEGIE DI AUTO-ISTRUZIONE

LA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA PER OBIETTIVI
LA LEZIONE
- PREPARAZIONE DELLA LEZIONE
- ELEMENTI CHE INFLUENZANO LA PIANIFICAZIONE DELLA LEZIONE
- LA PRESENTAZIONE DELLE ATTIVITÀ E LE MODALITÀ PER COMUNICARE INFORMAZIONI SUL COMPITO
- L’ORGANIZZAZIONE, LE FASI E LO SVOLGIMENTO DELLA LEZIONE
- LA GESTIONE DEL TEMPO
- L’INDIVIDUALIZZAZIONE DELL’INSEGNAMENTO
- DISPOSIZIONI DEI MATERIALI

LA VERIFICA. CONCETTO, RILEVAMENTO-TEMPI E STRUMENTI.
LA DIAGNOSI. CONCETTO E RELAZIONE CON LA VERIFICA.
LA VALUTAZIONE E RELAZIONE CON LA VERIFICA E LA DIAGNOSI.

ANALISI DELL’ATTIVITÀ DEL DOCENTE

PROGRAMMA PARTE PRATICA (ASSISTENTE PROF. ADRIANO BERTOLDI):

MODULO 1.
ORGANIZZAZIONE ATTIVITÀ, MATERIALI, SPAZI, PUNTI DI OSSERVAZIONE SU 5 ARGOMENTI:
- PERCEZIONE, SENSIBILIZZAZIONE, COORDINAZIONE E POTENZIAMENTO PIEDI
- COORDINAZIONE INTERSEGMENTARIA
- RITMO
- RESPIRAZIONE, RILASSAMENTO E STRETCHING
- EQUILIBRIO

MODULO 2.
METODI UTILIZZANDO I CONTENUTI RELATIVI AGLI SCHEMI MOTORI DI BASE “CAMMINARE, MARCIARE, CORRERE, SALTARE, LANCIARE, AFFERRARE, STRISCIARE, ROTOLARE, ARRAMPICARE”:
- LIBERA ESPLORAZIONE
- SCOPERTA GUIDATA
- RISOLUZIONE DI PROBLEMI
- ASSEGNAZIONE COMPITI
- MISTO
- PRESCRITTIVO-DIRETTIVO

MODULO 3
STRATEGIE:
- APPRENDIMENTO COLLABORATIVO O PER VALUTAZIONE RECIPROCA (PEER TEACHING)
- APPRENDIMENTO COOPERATIVO (COOPERATIVE LEARNING)
- COGNITIVE DI PROBLEM SOLVING (APPRENDIMENTO DIVERGENTE) E STRATEGIE DI AUTO-ISTRUZIONE

MODULO 4
VALUTAZIONE CON L’UTILIZZO DI SCHEDE DI OSSERVAZIONE:
- VERIFICA
- DIAGNOSI
- VALUTAZIONE.


PROGRAMMA PARTE PRATICA (PROF. G. PAISSAN) :

MODULO 5
APPROFONDIMENTO
- CONCETTO E CONTROLLO DELL’IMMOBILITÀ E DEL MOVIMENTO
- SPAZIO, TEMPO, PESO E DECONTRAZIONE
- SPERIMENTAZIONE DEI METODI INDUTTIVI E DEDUTTIVI
- SCHEMI MOTORI E STRATEGIE DIDATTICHE
- COMUNICAZIONE DIDATTICA E COMUNICAZIONE NON VERBALE

1. Esame scritto

2. Programma di lavoro con indicazioni metodologiche
1. Tematica stabilita con l’insegnante
2. Introduzione
3. Analisi della situazione
4. Obiettivi
5. Struttura della programmazione
6. Struttura della lezione/allenamento
7. Principi assiologici, del rafforzamento del comportamento umano, del carico e principi didattici
8. Metodi, stili e strategie
9. Verifica e diagnosi
10. Correzione dell’errore e feedback
11. Valutazione
12. Bibliografia

3. Diario delle lezioni (elaborato sulle esperienze pratiche svolte).