L'immaginazione visiva rappresenta un aspetto fondamentale della nostra vita. Può essere definita come l'abilità di generare immagini visive, simili agli oggetti fisici realmente percepiti, in assenza di uno stimolo retinico.
Vedere un oggetto è sicuramente un'esperienza diversa dall'immaginarlo. Tuttavia, questi due fenomeni mentali appaiono strettamente interconnessi esercitando una reciproca influenza l'uno sull'altro. Ad esempio, esistono studi recenti che mettono in evidenza l'esistenza di circuiti neurali comuni implicati sia nella percezione che nell'immaginazione visive. La definizione dei processi cognitivi coinvolti nell'immaginazione visiva è uno dei settori di ricerca più attivi nell'ambito della psicologia cognitiva come testimoniato dallo "storico" dibattito fra Kosslyn e Pylyshyn sulla natura analogica o preposizionale dell'immaginazione visiva.
La teoria di Pylyshyn sostiene che, come il linguaggio, anche le immagini siano simboliche e abbiano poco in comune con la percezione. Secondo tale approccio teorico non viene ipotizzata un'attivazione delle aree visive primarie durante l'immaginazione. Diversamente, Kosslyn ipotizza che le immagini mentali condividano con la percezione visiva rappresentazioni di tipo analogico...