Utilizzando paradigmi sperimentali già ampiamente collaudati in soggetti normali, si studierà l'attenzione selettiva visuospaziale in soggetti privi del corpo calloso per agenesia o sezione chirurgica. Il paradigma consente di esaminare la velocità di risposta nel rilevamento di un semplice stimolo luminoso presentato a destra o a sinistra del punto di fissazione (stimolo bersaglio), in funzione della posizione destra o sinistra di un precedente stimolo luminoso, identico a quello bersaglio. Ci si attende che i risultati possano consentire di confermare o smentire le seguenti ipotesi riguardo al controllo nervoso dell'attenzione visuospaziale in assenza del corpo, calloso: 1) ciascun emisfero possiede un proprio controllo dell'attenzione visuospaziale, indipendentemente da quello dell'altro emisfero; 2) i due emisferi competono per l'utilizzo di un meccanismo comune per il controllo dell'attenzione visuospaziale, e la competizione viene vinta dall'emisfero che è stimolato per primo; 3) la prestazione è dominata da uno dei due emisferi che assume il controllo dell'attenzione spaziale indipendentemente dal modo di presentazione degli stimoli. I risultati possono chiarire alcuni aspetti dei meccanismi normali dell'attenzione visuospaziale e della loro . perturbazione nella sindrome clinica dell'eminegligenza spaziale. Eventuali differenze fra soggetti con agenesia callosale e pazienti callosotomizzati possono mettere in evidenza fenomeni di compenso funzionale nel primo gruppo di soggetti.