- Autori:
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Tesoriero, Chiara
- Titolo:
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Sleep and infections
- Anno:
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2016
- Tipologia prodotto:
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Doctoral Thesis
- Lingua:
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Inglese
- Parole chiave:
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African trypanosomiasis; Influenza virus; Orexin/Hypocretin; Lateral hypothalamus; CXCL10
- Abstract (italiano):
- L’organismo è costantemente esposto all’aggressione di patogeni che causano infezioni acute e/o croniche. La sonnolenza (ipersonnia) è un sintomo comune nel corso di infezioni, come componente del cosiddetto "sickness behavior" (“comportamento di malattia”), mirato a facilitare la guarigione. Alterazioni del sonno, della veglia e della loro alternanza possono, tuttavia, avere caratteristiche specifiche nel corso di determinate infezioni. E’ questo il caso delle infezioni causate dal parassita Trypanosoma brucei, l’agente eziologico della tripanosomiasi africana o malattia del sonno. Nel corso di tale patologia sono state infatti documentate, sia nell’uomo che in modelli sperimentali in roditori, alterazioni del ritmo sonno-veglia e della struttura del sonno, incluse alterazioni neurofisiologiche di tipo narcolettico. D’altro canto, è stato recentemente riportato, in vari paesi, un aumento di narcolessia, una rara patologia del sonno, in seguito a epidemie influenzali e tale aumento è stato ascritto a meccanismi autoimmunitari. In questa tesi di dottorato sono stati utilizzati modelli murini di infezione del virus influenzale H1N1 e del parassita Trypanosoma brucei allo scopo di indagare e verificare aspetti patogenetici, circuiti neuronali e mediatori infiammatori coinvolti nelle alterazioni del sonno e della veglia in queste malattie. L’infezione influenzale ha costituito l’oggetto del primo studio presentato nella tesi. In particolare, la sperimentazione è stata mirata a verificare se il virus influenzale H1N1 potesse causare di per sé alterazioni di tipo narcolettico in assenza di risposte autoimmuni. A tale scopo, è stata adottata un’instillazione nasale (che mima l’infezione naturale per via aerea) del ceppo virale murino di influenza A (A/WSN/33) in topi Rag1-/-, privi di risposta immunitaria adattativa. Va qui ricordato che, in condizioni fisiologiche, il sonno è caratterizzato da un'alternanza ciclica di fasi non-REM (NREM) e REM. Nel modello murino di infezione influenzale qui indagato sono stati osservati, nel corso della quarta settimana di infezione, una frammentazione delle fasi di sonno e di veglia, così come alterazioni della sequenza del sonno NREM-sonno REM rappresentate da episodi “sleep-onset REM” (SOREM). Negli episodi SOREM il sonno REM è preceduto da un periodo di veglia invece che da un periodo di sonno NREM. Con metodiche di biologia molecolare, è stata, inoltre, documentata nell’encefalo, in seguito all’infezione, una “up-regolazione” di trascritti codificanti per mediatori pro-infiammatori. A livello cellulare, analisi immunoistochimiche mirate a identificare la localizzazione dell’antigene virale hanno rivelato che dalla cavità nasale (e, in particolare, dalla mucosa olfattiva) il virus aveva infettato il bulbo olfattivo, e da lì, presumibilmente in seguito a trasporto assonale retrogrado, neuroni in varie regioni encefaliche collegate al bulbo olfattivo. Fra questi, sono stati identificati neuroni infetti nell'ipotalamo e nel tronco encefalico, in gruppi neuronali coinvolti nella regolazione del sonno e della veglia. In particolare, nell’ipotalamo, è stato osservato, con metodiche di doppia immunofluorescenza, che il virus aveva infettato neuroni dell’ipotalamo laterale contenenti il peptide orexina/ipocretina. Questa osservazione è di particolare interesse poiché è ben documentato che i neuroni orexinergici giocano, in condizioni normali, un ruolo chiave nel mantenimento di un periodo stabile di veglia e nelle transizioni fra il sonno e la veglia e fra il sonno REM e il sonno NREM. Va, inoltre, ricordato, che i neuroni orexinergici vanno incontro a degenerazione, nell’uomo, nella narcolessia con cataplessia. Nel loro complesso, i dati sperimentali qui presentati hanno dimostrato alterazioni di tipo narcolettico nel corso di infezione influenzale e in assenza di risposte autoimmuni, richiamando l’att
- Id prodotto:
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91603
- Handle IRIS:
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11562/939133
- ultima modifica:
-
3 novembre 2022
- Citazione bibliografica:
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